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Continua a scoprire la storia di Dior
09

Dior/Lindbergh: New York

Nel 2018, la Maison diede a Peter Lindbergh carta bianca; il progetto che concepì sembrava folle: prendere 80 foto emblematiche dagli archivi Dior e immortalarle a Times Square.

“Mentre l’Haute Couture tende alla perfezione e si incarna nell’arte del dettaglio minuzioso, io volevo trasportare 70 anni di creazioni Dior in un luogo inaspettato. Le strade di New York contrastano alla perfezione con questi abiti, dando luogo a una serie di emozioni inaspettate.

Progettate insieme all’amico Victor Grandpierre in una “ricerca condivisa del paradiso sognato durante l’infanzia”, l’architettura e le decorazioni di 30 Avenue Montaigne non hanno mai smesso di trasportare i visitatori in un viaggio indietro nel tempo, fin da quando il palazzo aprì i battenti per la prima volta: dalla facciata neoclassica alla boiserie dipinta di bianco e grigio Trianon, dalle sedie a medaglione al fiocco Fontanges. La boutique Colifichets al piano terra, decorata con la Toile de Jouy, un tessuto di cotone raffigurante una rinomata fantasia successivamente reinterpretata di stagione in stagione, fu progettata con l’aiuto dell’artista Christian Bérard a immagine e somiglianza dei tradizionali “magasins de frivolité” parigini, in cui nel XVIII secolo venivano venduti piccoli accessori di lusso.

Vai alla prossima stanza

10
Il ballo Dior
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Dior/Lindbergh: New York

Nel 2018, la Maison diede a Peter Lindbergh carta bianca; il progetto che concepì sembrava folle: prendere 80 foto emblematiche dagli archivi Dior e immortalarle a Times Square.

“Mentre l’Haute Couture tende alla perfezione e si incarna nell’arte del dettaglio minuzioso, io volevo trasportare 70 anni di creazioni Dior in un luogo inaspettato. Le strade di New York contrastano alla perfezione con questi abiti, dando luogo a una serie di emozioni inaspettate.

Progettate insieme all’amico Victor Grandpierre in una “ricerca condivisa del paradiso sognato durante l’infanzia”, l’architettura e le decorazioni di 30 Avenue Montaigne non hanno mai smesso di trasportare i visitatori in un viaggio indietro nel tempo, fin da quando il palazzo aprì i battenti per la prima volta: dalla facciata neoclassica alla boiserie dipinta di bianco e grigio Trianon, dalle sedie a medaglione al fiocco Fontanges. La boutique Colifichets al piano terra, decorata con la Toile de Jouy, un tessuto di cotone raffigurante una rinomata fantasia successivamente reinterpretata di stagione in stagione, fu progettata con l’aiuto dell’artista Christian Bérard a immagine e somiglianza dei tradizionali “magasins de frivolité” parigini, in cui nel XVIII secolo venivano venduti piccoli accessori di lusso.

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